Pagine
▼
martedì 28 febbraio 2017
“I FURBETTI DEL CARTELLINO” SFIDANO I CONTROLLI. FERONE (PP),I POCHISSIMI LICENZIAMENTI PER ASSENTEISMO, NON SONO UN EFFICACE DETERRENTE.
Continuano, a ritmo serrato, i controlli, da un capo all’altro dell’Italia, tesi ad accertare l’effettiva presenza di dipendenti pubblici , sul posto di lavoro ed a verificare la legittimità delle assenze. Molto frequentemente la stampa e gli altri organi di informazione, danno notizie di blitz che derivano da accertamenti durati mesi e di deferimento all’Autorità Giudiziaria, di dipendenti pubblici “assenteisti” che all’Ufficio, preferiscono lunghe soste al bar, gli allenamenti in palestra, gli acquisti, l’esercizio di attività lavorative in proprio ecc, ecc, pur ricevendo, ogni mese, lo stipendio dalla Pubblica Amministrazione. Buon senso vorrebbe che i “furbetti del cartellino” di tutta Italia, riprendessero la retta via del lavoro, per il quale sono regolarmente stipendiati , ma così sembra non essere, se episodi, anche clamorosi, continuano ad emergere , in diverse parti d’Italia – così ha dichiarato ilvicesegretario nazionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone - E’ di questi giorni, lascoperta di un presunto clamoroso caso di “assenteismo di massa”, in un ospedale di Napoli dove, grazie ad una lunga indagine dei Carabinieri vi sono stati 94 dipendenti indagati, 55 agli arresti domiciliari , oltre alla quantificazione di danni all’erario, per un milione di euro..Un episodio che è ,a giudizio del Partito Pensionati, la dimostrazione di un forte senso di “impunità” , che spingere certi “assenteisti” ad oltranza, a proseguire nella loro sfida ai controlli. Altro presunto episodio di “assenteismo”, sempre in questi giorni, si è verificato a Gorizia , che ha visto protagonisti, due medici ospedalieri. Un caso più che isolato che, proprio per questo, ha destato scalpore. A giudizio del Partito Pensionati - ha continuatoFerone –le nuove norme introdotte per contrastare i troppi casi di “furbetti del cartellino”, devono essere applicate , una volta accertata la effettiva responsabilità del dipendente, con estrema rigidità. Sino ad ora, in relazione ai procedimenti disciplinari avviati, i licenziamenti sono stati pochissimi e forse è per questo che tanti “furbetti” sono tutt’altro che impauriti. Licenziamenti più che auspicabili e giustificati , ma è necessario non “sparare nel mucchio” e colpire solo chi effettivamente timbra o fa timbrare il cartellino, senza andare in Ufficio .La massa dei dipendenti pubblici ,ha un elevato senso del dovere e, anche per carenza di organico , si sacrifica e riesce a garantire l’efficienza del servizio, ed i primi ad essere danneggiati, sono proprio questi dipendenti pubblici onesti, costretti a lavorare anche per i “furbetti” , oltre, naturalmente i cittadini e lo Stato. In un momento in cui, milioni di Italiani sono senza lavoro, indigna il comportamento di chi ha un lavoro sicuro , che invece che fare il proprio dovere, preferisce allungare la lista dei “furbetti del cartellino”.
L’addetto stampa
Domenico Marturano
lunedì 27 febbraio 2017
LODI: BARRIERE ARCHITETTONICHE ... e non solo
Sulla stampa locale il Partito Pensionati trova poco spazio, ma Noi ci siamo e stiamo formando la nostra squadra per le elezioni amministrative prossime di Lodi. In diverse occasioni siamo intervenuti su temi rilevanti a sostegno dei cittadini. Riscriviamo su un tema a noi caro: le “Barriere architettoniche”. La mobilità è un diritto di TUTTI, in particolare per i portatori di handicap e i meno “giovani”. Troppo menefreghismo: limita i diritti dei più deboli, anche quelli elementari, come quelli di accedere ad un ufficio, di andare al cinema, di attraversare sulle strisce pedonali, di percorrere in carrozzina le vie della propria città. Lodi presenta molti ostacoli in qualsiasi parte della città. Un esempio, le due foto allegate: la prima riguarda Corso Mazzini, attraversamento pedonale che termina contro il marciapiede con annessa pianta; la seconda, in pieno centro cittadino, Via Marsala una grata che dovrebbe essere a raso nella sua sede nel marciapiede, ma usurata dal tempo, risulta incurvata e sopra esposta al marciapiede con un rischio serio per tutti (in questo caso la responsabilità “forse” non è dell’amministrazione comunale, ma ad essa compete la vigilanza). L'insensibilità di molti, troppi cittadini, fa il paio con le tante amministrazioni molto impegnate "nell'apparire" ma assenti, tremendamente assenti, nella tutela dei diritti dei più deboli. Certo non fa "chic" occuparsi di chi deve essere aiutato, o deve utilizzare particolari ausili, per svolgere anche le più elementari attività, legate alla mobilità. In Italia vi sono circa tre milioni di cittadini affetti da invalidità diverse. La percentuale minima richiesta per l'attribuzione della pensione relativa, assieme ad altri requisiti, è del 74%, mentre l'importo è di € 280: una vergogna!! Troppa disattenzione, troppo menefreghismo, per un problema che, oltre che sociale, è anche di civiltà. Da sempre il Partito Pensionati si batte per i diritti dei cittadini diversamente abili, le famiglie e i meno giovani. Certo si batte per diritti economici e normativi, ma anche e soprattutto, per il diritto al rispetto ed alla dignità..
Domenico OSSINO – Referente per Lodi Partito Pensionati
Lodi, 19 febbraio 2017
Domenico OSSINO – Referente per Lodi Partito Pensionati
Lodi, 19 febbraio 2017
Rassegna Stampa del 21/02/2017:
mercoledì 22 febbraio 2017
LODI: Le strisce finiscono con un albero (Rassegna stampa)
Lodi, 21 febbraio 2017 - Il capoluogo è ancora una città poco vivibile per chi si trova su una sedia a rotelle. Se si è posto rimedio a gravi impedimenti strutturali, come l’accesso alla biblioteca (ora da via Solferino anziché dalle scale di corso Umberto), o si stanno portando avanti progetti per l’eliminazione delle più escludenti barriere architettoniche, come l’accesso ai binari della stazione ferroviaria tramite ascensori (di cui verrà dotato anche il nuovo sottopasso ferroviario ciclopedonale di viale Pavia), resta, purtroppo, anche nelle progettazioni o esecuzioni più recenti, l’incapacità di evitare piccoli o grandi
ostacoli lungo i percorsi di chi non deambula da sè: che siano disabili, bimbi nei passeggini, persone momentaneamente infortunate, anziani.
Lo evidenzia un video del Cleba (Comitato Lodigiano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, che unisce più associazioni di disabili) girato il 15 dicembre e postato pochi giorni fa sul sito clebalodi.blogspot.it che mostra gli ostacoli di chi si trova in carrozzella nelle poche centinaia di metri tra la stazione e piazza della Vittoria. Un esempio è il marciapiede che dal parcheggio ferroviario rasenta una cabina elettrica e si restringe, impedendo di raggiungere lo scivolo di via Abate Anelli, vicino al Consorzio Agrario. Oltre alle auto parcheggiate sui marciapiedi, l’ostacolo è spesso caratterizzato dal dislivello, su attraversamenti pedonali ufficiali, tra la sede stradale e lo scivolo del marciapiede che però ha una barriera anche solo di qualche centimetro e risulta impossibile da salire per chi si muove da solo in carrozzella, senza essere spinto: tra la stazione e viale Dante (attraversando via Anelli) e al semaforo di viale Dante (attraversando piazzale Fiume), due incroci alquanto trafficati e dunque particolarmente pericolosi. Anche il Partito Pensionati ha sottolineato, ieri, in un comunicato, come il problema delle difficoltà di mobilità stiano spesso nella progettazione. Il caso più eclatante sono le strisce pedonali di corso Mazzini che approdano, nei pressi dell’omonimo bar, non dove ci sono gli scivoli, ma davanti ad una grossa pianta, col gradino. Segno di incuria, invece, la grata deformata davanti ad un negozio di via Marsala, dove è facile inciampare: «L’insensibilità di molti, troppi cittadini, fa il paio con le tante amministrazioni molto impegnate nell’apparire ma assenti nella tutela dei diritti dei più deboli – afferma il referente di Lodi del Partito Pensionati, Domenico Ossino –. Troppa disattenzione, troppo menefreghismo, per un problema che, oltre che sociale, è anche di civiltà a fronte dei circa 3 milioni di italiani affetti da disabilità diverse a cui va, con un grado minimo del 74% di invalidità, una pensione vergognosa che parte da 280 euro».
martedì 21 febbraio 2017
Lombardia: Intervista a Elisabetta Fatuzzo dopo l'approvazione della Legge Regionale sui contributi per videosorveglianza nelle case di riposo e nelle strutture per disabili
Intervista alla consigliera Elisabetta Fatuzzo (TG regionale), dopo l'approvazione della Legge Regionale sui contributi per videosorveglianza nelle case di riposo e nelle strutture per disabili
martedì 14 febbraio 2017
LOMBARDIA: E' LEGGE IL PROGETTO PER LA VIDEOSORVEGLIANZA NELLE CASE DI RIPOSO E STRUTTURE PER DISABILI.
Fatuzzo: fatti concreti per la sicurezza di anziani e disabili grazie alla lunga battaglia del Partito Pensionati!
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi, in via definitiva, il progetto di legge che introduce finanziamenti a fondo perduto per le strutture per anziani e disabili che installino sistemi di videosorveglianza a tutela della sicurezza degli ospiti. Hanno votato a favore i gruppi della maggioranza di centrodestra, astenuti PD e Patto Civico e Movimento 5 stelle, contraria SEL.
Tra le misure introdotte dal provvedimento che ha come prima firmataria Elisabetta Fatuzzo, capogruppo in Regione del Partito Pensionati è opportuno evidenziare che le strutture che sceglieranno di installare sistemi di videosorveglianza, oltre a beneficiare dei finanziamenti regionali, godranno di una particolare menzione, attraverso la creazione di un apposito elenco che sarà pubblicato sul sito internet della Giunta regionale.
La legge approvata prevede uno stanziamento di 1,4 milioni di euro per il 2017 con la possibilità di ulteriori stanziamenti negli anni a venire per le strutture che dovessero aderire successivamente.
Soddisfatta per l'approvazione del provvedimento, la relatrice e prima firmataria Elisabetta Fatuzzo ha dichiarato:
“Si tratta di una giornata storica per il Partito Pensionati. Ci siamo battuti per l'approvazione di questo provvedimento da anni e finalmente coroniamo il nostro sogno di vedere tutelata, attraverso azioni concrete, la sicurezza degli anziani e dei disabili ospiti delle strutture residenziali lombarde. Ci tengo a ricordare che la Lombardia è la prima Regione ad approvare una norma specifica su questa materia, nonostante gli episodi di maltrattamento si susseguano in tutta Italia. Si tratta di un provvedimento che consente di prevenire e contrastare questi odiosi abusi e, attraverso le registrazioni, fornirà uno strumento utile alle indagini dell'autorità giudiziaria.
Voglio ringraziare il Presidente Maroni, che da subito ha aderito con convinzione alla nostra proposta, e con lui l'Assessore Garavaglia e il Presidente Rolfi per la serietà e la concretezza del loro sostegno. Con l'approvazione di questa legge si dimostra una volta di più l'importanza della presenza di rappresentati del Partito Pensionati nelle Istituzioni”.