Sempre più frequentemente, oramai, il Presidente dell’Inps, Tito Boeri “esterna” sul sistema pensionistico e “dintorni”. Da ultimo, l’idea di ricalcolare i trattamenti pensionistici più alti. L’idea è sostanzialmente giusta e forse potrebbe portare anche equità e giustizia, ma la vita degli ultimi 70 anni del nostro Paese ci ha insegnato che la sorpresa è sempre dietro l’angolo e molte volte i nobili intenti nascondono obiettivi e destinatari diversi. Chi può garantire il popolo dei pensionati che, fatta passare la "cancellazione dei diritti acquisiti" ed il "ricalcolo" dei trattamenti più alti, poi, lo stesso principio non venga applicato per tutti i pensionati?
In sintesi, per quanto concerne l’ultima proposta Boeri, nata , sicuramente, con propositi giusti, se accolta e diventasse legge , chi potrebbe garantire che non andrebbe oltre ? - così ha dichiarato il vicesegretario nazionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone - Il “ricalcolo” danneggerebbe pesantemente , se applicato per tutti, tantissimi pensionati .Dando mano libera al “ricalcolo” e cancellando il principio del “diritto acquisito”, i pensionati , a giudizio del Partito Pensionati, non avrebbero più “certezze”, la loro situazione pensionistica, potrebbe mutare in peggio, in qualsiasi momento, con l’emergere di problemi economici del Paese,di sostenibilità della spesa o altro, a seconda delle priorità e della politica del Governo di turno, in materia pensionistica . Del resto, è quanto mai difficile, introdurre una norma che riguardi solo una piccola fetta di cittadini: pioverebbero, certamente, una enormità di ricorsi .La cosa più giusta – ha continuato Ferone – è mirare al contenimento di assegni spropositati che rappresentano un vero e proprio schiaffo alla miseria, fissare un tetto massimo, per tutti , introducendo così, un principio pensionistico, più equo . Il Partito Pensionati , ritiene che questo Governo,come altri che l’hanno preceduto, abbia scambiato i pensionasti, per un “bancomat” a cui attingere per far fronte a tutte le situazioni. Sono circa venti anni che i pensionati non ricevono un aumento e che l’importo della pensione di invalidità , è assurdamente misero, tant’è che, attualmente, non supera i 280 euro al mese. In questo Paese vi è una emergenza che è, quella dei pensionati. Circa due milioni di pensionati hanno pensioni che non superano i 500 euro al mese, 6,5 milioni ricevono un assegno inferiore ai 1.000 euro al mese e tutti gli altri assegni pensionistici , sono attorno a questa somma e non molti ricevono assegni fra i 2.000 ed i 3.000 euro. Non si può dire, certamente, che i pensionati siano dei benestanti, anzi vi è chi conosce la miseria e forse la fame ed è indispensabile elevare tutte le pensioni medio-basse , aumentando ,in particolare, le pensioni minime, portandole a mille euro e raddoppiando l’importo per le pensioni di invalidità. .In questo quadro, suonano quantomeno inopportuni,assegni pensionistici o vitalizzi , più che elevati . Un tetto ragionevole per tutti - ha concluso Ferone - non criminalizzando nessuno , puntando, ad una maggiore equità e giustizia che eliminino , privilegi e distorsioni :forse sarebbe la strada più giusta.
L’addetto stampa
Domenico Marturano