In queste ore si parla con insistenza di un
decreto legge che il Governo potrebbe varare per evitare i ricorsi dei pensionati, in seguito alla sentenza 70/2015 con
la quale la Corte Costituzionale ha
bocciato il blocco delle rivalutazioni deciso dalla legge “salva Italia” di
Monti. Nello stesso provvedimento, o in uno successivo, potrebbero essere poi definiti tre scaglioni per decidere quanto restituire e a chi. Si dice che il blocco
rimarrebbe per gli assegni superiori ai 3800 lordi, mentre chi
percepisce una pensione tra i 1433 e i 3800 euro lordi potrebbe avere diritto
ad un rimborso solo parziale (del 50% circa).
Sulla questione, il Segretario
Nazionale del Partito Pensionati Carlo Fatuzzo si è così espresso: «E’
veramente grave che per una volta che viene resa giustizia ai Pensionati, il
Governo si preoccupi soltanto di come ridurre al minimo l'esborso, continuando
a negare ai pensionati il diritto ad "una prestazione previdenziale
adeguata”. Il blocco della perequazione
non doveva essere operato, perciò restituiscano il dovuto, non solo per il
2012 e 2013, ma anche per il 2014 ed il 2015, ci aggiungano gli interessi ed
adeguino immediatamente le pensioni al
costo della vita secondo gli indici ISTAT. Un esborso di denaro enorme?
Sono euro sottratti ingiustamente ai
pensionati, la restituzione è un atto dovuto. Il Governo Monti poteva evitare
di colpire i pensionati, a partire da
chi aveva la favolosa pensione di 1.443 euro L O R D I al mese. Assurdo, veramente assurdo!».