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lunedì 9 marzo 2015

Pensioni da fame. Vascotto (Partito Pensionati): Pensioni al minimo e di invalidità pari al costo mensile previsto per ogni profugo.


«Milioni di pensionati sono costretti a vivere nella miseria più nera, si tratta di anziani che vivono con solo 500 euro al mese o anche meno, portatori di handicap che hanno come unico reddito i 280 euro di pensione di invalidità. Sono tanti i pensionati costretti a enormi sacrifici quotidiani, c'è chi rinuncia addirittura a curarsi, dovendo scegliere tra cibo e medicine» - ha dichiarato il segretario regionale FVG  del Partito Pensionati  Alessandro Vascotto.  
«Il  Presidente Renzi parla continuamente di riforme, ma non parla  di riformare veramente le pensioni, non per renderle ancora più povere, ma  per permettere  a  tutti i pensionati di  vivere decentemente. Le pensioni sono praticamente ferme da 20 anni - ha continuato Vascotto  -  e, addirittura, le pensioni con un importo pari o superiore a 1.400 euro lorde al mese subiscono la riduzione o la cancellazione della perequazione automatica della pensione, cioè dell’aumento rilevato dall’Istat, relativo al costo della vita: questo problema non trova spazio nell’agenda del Governo  e questo è veramente grave ed ingiusto.  L’Italia accoglie una enormità di profughi o presunti tali, per  ognuno  dei quali spende, almeno 35 euro al giorno, per un importo di oltre mille euro al mese. Se si ritiene che per  un profugo sia necessario  spendere almeno mille euro al mese, per assicurargli l’indispensabile, perché  vi sono tantissimi cittadini italiani, pensionati, costretti a vivere con 500 euro o anche meno, al mese? Il Partito Pensionati – ha concluso Vascotto - invita il Governo ad elevare  le pensioni minime e quelle di invalidità, a mille euro al mese, oltre che per una evidente necessità  assicurare una vita decente a dei pensionati destinatari di trattamenti pensionistici totalmente inadeguati, anche per una questione di elementare giustizia.