«Il desiderio di Chiamparino è stato esaudito: forse non sarà necessaria la querela di falso. I documenti con la firma falsificata di Valente non sono atti pubblici».
In relazione alla sentenza odierna della 1° sezione del TAR Piemonte sulla vicenda delle firme false di Chiamparino e del PD, l’avvocato Sara Franchino, difensore dei cittadini Onorato Passarelli, Sabrina Margherita Giovine e Sebastiana Trigila (cosiddetto team Giovine) rilascia la seguente breve dichiarazione:
«Siamo molto soddisfatti perché nella sentenza è stato pienamente riconosciuto il ragionamento logico-giuridico esplicato nelle nostre difese sulla tardività, sulla genericità e sulla prova di resistenza, ma non solo questo.
Il Collegio correttamente vuole analizzare in particolar modo tutti i moduli che vedono in calce l’autentica (falsa) di Pasquale Valente soprattutto alla luce delle "sconcertanti dichiarazioni rese dal diretto interessato agli organi di stampa e versate agli atti del presente giudizio. Sul punto il Collegio si riserva un’integrazione istruttoria." (punto 11.3.4 pag. 49 della sentenza).
Tale importante inciso significa che è stata valutata positivamente la mia tesi, che ritiene quegli atti totalmente privi del requisito minimo per essere definiti atti pubblici o fidefacienti, poiché evidentemente non provengono da un pubblico ufficiale.
Se tale orientamento sarà confermato, non sarà necessaria una querela di falso davanti al giudice civile per decidere gli altri punti del ricorso, basterà un’istruttoria del TAR già nel mese di luglio: Chiamparino potrà ritenersi soddisfatto, è stato esaudito!»
Avv. Sara Franchino
Torino, 25 febbraio 2015