Diminuisce la produzione industriale di ben il 3 %, il semestre di Presidenza della Commissione europea, sembra non aver lasciato traccia, si continuano a perdere posti di lavoro, aumentano gli sfatti, cresce la povertà estrema, aumenta la paura per il futuro. A pagare, pesantemente questa crisi, sono, come sempre, i soggetti più deboli, come i pensionati, i lavoratori, i giovani – così ha dichiarato il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo - Un Paese che sembra ripiegato su se stesso, con un quadro politico incerto, e la maggioranza, pur in presenza di una opposizione debole, a tratti, scarsamente presente, che sembra non in grado di agire con decisione, per la realizzazione delle necessarie riforme. Una burocrazia asfissiante, un sistema bancario - ha continuato Fatuzzo - che non è elemento propulsivo di una spinta verso un effettivo risanamento economico e di una maggiore coesione sociale, con mirati interventi a sostegno della piccola e media impresa, una tassazione pesantissima, che non attira investitori e che induce troppe aziende italiane, a trasferirsi all’estero. L’incertezza politica, la continua riproposizione della possibilità di nuove elezioni, creano incertezza e sostanziale debolezza ed allora, che si vada al voto, perché il Paese, ha bisogno di certezze. Il Partito Pensionati ritiene non più rinviabile un dimezzamento delle tasse, di tutti i tipi, che è l’unica strada percorribile, per sperare nella ripresa del nostro Paese. La situazione economica e sociale dell’Italia, è pesante, il Partito Pensionati spera non diventi drammatica. Si chiedono sempre nuovi sacrifici, ma quali altri sacrifici si possono chiedere ad un pensionato che già è costretto a rinunciare a tutto , ai milioni di senza lavoro, alla massa di giovani che dopo anni di studio, con lauree o attestati professionali, sono costretti ad andare all’estero. Quali sacrifici si possono chiedere ai troppi imprenditori che hanno perso l’azienda, ai lavoratori rimasti disoccupati, ai tanti che hanno perso la casa? Il Partito Pensionati ritiene che ne abbiano fatti già troppi.
L’addetto stampa
Luigi Ferone