Il Ministro dell’Interno on. Alfano, ha rilevato che l’eccesso nell’accoglienza degli immigrati,
alimenta il “razzismo”. Troppo spesso e con estrema facilità, si parla di razzismo, in ogni
circostanza. Forse milioni di cittadini italiani, si dibattono in tanti, troppi problemi e talvolta
vivono particolari situazioni che vedono coinvolti immigrati, profughi o clandestini che siano,
nelle quali si sentono danneggiati. Una sorta di guerra tra poveri, altro che razzismo. Quando
degli ospiti dei vari “centri di accoglienza”, rifiutano il cibo e lo gettano nell’immondizia,
aggrediscono gli operatori di Polizia o danneggiano le strutture, quegli italiani che devono saltare il
pranzo o la cena, per mancanza di risorse, si indignano; quando nei quartieri, extracomunitari,
hanno comportamenti negativi o violenti,
la gente rimane sconcertata e la convivenza diventa difficile o, addirittura impossibile - così ha dichiarato il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo - Quando tanti italiani leggono che gli immigrati vengono alloggiati in hotel, quando l’immigrato riceve un alloggio popolare e troppi italiani dormono sotto le stelle, dopo l’inutile attesa per anni, di un alloggio ed in tantissime altre situazioni simili, tanti nostri connazionali, hanno la sensazione che c’è qualcosa che non va.Gli italiani, per propria natura, non sono razzisti e sono consapevoli che ogni forma di razzismo o di esclusione o ghettizzazione, sia pure velata, va contrastata e perseguita ma, certamente non si può consentire a chicchessia di violare le leggi del Paese che lo ospita . Tutti coloro che si trovano sul nostro territorio nazionale, hanno il dovere di rispettare le nostre leggi, stranieri o italiani che siano. Proprio per evitare che un sentimento di rigetto, questo si che aprirebbe la strada verso una vergognosa forma di razzismo, si affermi nel Paese, è necessario che l’Italia aiuti veramente e concretamente coloro che sono fuggiti da guerre e persecuzioni, ma è necessario, al tempo stesso, che allontani, con immediatezza, quanti sono semplicemente dei clandestini o che, comunque, violano la legge italiana. Vi è la chiara necessità – a giudizio del Partito Pensionati – che le apposite Commissioni, procedano il più rapidamente possibile al riconoscimento o meno della qualifica di “profugo” e che, coloro che sono semplicemente dei clandestini, siano espulsi rapidamente dall’Italia, nei casi le nostre norme e gli accordi internazionali, lo consentono.
L'addetto stampa
Luigi Ferone
la gente rimane sconcertata e la convivenza diventa difficile o, addirittura impossibile - così ha dichiarato il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo - Quando tanti italiani leggono che gli immigrati vengono alloggiati in hotel, quando l’immigrato riceve un alloggio popolare e troppi italiani dormono sotto le stelle, dopo l’inutile attesa per anni, di un alloggio ed in tantissime altre situazioni simili, tanti nostri connazionali, hanno la sensazione che c’è qualcosa che non va.Gli italiani, per propria natura, non sono razzisti e sono consapevoli che ogni forma di razzismo o di esclusione o ghettizzazione, sia pure velata, va contrastata e perseguita ma, certamente non si può consentire a chicchessia di violare le leggi del Paese che lo ospita . Tutti coloro che si trovano sul nostro territorio nazionale, hanno il dovere di rispettare le nostre leggi, stranieri o italiani che siano. Proprio per evitare che un sentimento di rigetto, questo si che aprirebbe la strada verso una vergognosa forma di razzismo, si affermi nel Paese, è necessario che l’Italia aiuti veramente e concretamente coloro che sono fuggiti da guerre e persecuzioni, ma è necessario, al tempo stesso, che allontani, con immediatezza, quanti sono semplicemente dei clandestini o che, comunque, violano la legge italiana. Vi è la chiara necessità – a giudizio del Partito Pensionati – che le apposite Commissioni, procedano il più rapidamente possibile al riconoscimento o meno della qualifica di “profugo” e che, coloro che sono semplicemente dei clandestini, siano espulsi rapidamente dall’Italia, nei casi le nostre norme e gli accordi internazionali, lo consentono.
L'addetto stampa
Luigi Ferone