Mentre nel nostro Paese cresce il disagio economico e la fascia di povertà, aumenta sempre di più, il Partito Pensionati non comprende con quale logica, l’Italia eroga l’assegno sociale anche ad extracomunitari che risiedono nel nostro Paese da oltre 10 anni ed in possesso dei requisiti di legge, come pure non comprende il perché, da quest’anno, gli extracomunitari con permesso di soggiorno “lungo”, ed in possesso di determinati requisiti, hanno avuto accesso anche alla “social card”, cioè la carta acquisti che vale 40 euro mensili. Certo, nulla da dire se l’Italia non avesse tanti suoi cittadini che si trovano in condizioni di povertà estrema, che non riescono ad affrontare la quotidianità della vita e milioni di pensionati che sono chiamati a scegliere fra il pranzo o la cena. Il Partito
Pensionati ritiene che prima bisogna pensare agli italiani che per generazioni hanno pagato tasse e contribuito alla crescita del Paese e poi, se è possibile, si possono aiutare cittadini di altri Paesi. L’estensione anche agli extracomunitari, com’è avvenuto, dell’istituto dell’assegno sociale e della social card, a giudizio del Partito Pensionati - ha rimarcato Fatuzzo - è profondamente sbagliata, perché le risorse destinate a garantire l’erogazione di questi due benefici, sono esigue e sarebbe opportuno incrementare gli importi relativi all’assegno sociale ed alla social card, per i cittadini italiani. Certo – ha concluso Fatuzzo – se i Paesi di cui gli extracomunitari destinatari, in Italia, di questi benefici, adottassero analoghi provvedimenti per cittadini italiani, residenti nel loro territorio, quindi, se fosse presente una situazione di “reciprocità, il riconoscimento del diritto all’assegno sociale ed alla social- card, sarebbe giusto ed opportuno, in assenza di tali condizioni, il Partito Pensionati auspica che tale diritto, sia riconosciuto ai soli cittadini italiani.
L'addetto stampa
Luigi Ferone
Pensionati ritiene che prima bisogna pensare agli italiani che per generazioni hanno pagato tasse e contribuito alla crescita del Paese e poi, se è possibile, si possono aiutare cittadini di altri Paesi. L’estensione anche agli extracomunitari, com’è avvenuto, dell’istituto dell’assegno sociale e della social card, a giudizio del Partito Pensionati - ha rimarcato Fatuzzo - è profondamente sbagliata, perché le risorse destinate a garantire l’erogazione di questi due benefici, sono esigue e sarebbe opportuno incrementare gli importi relativi all’assegno sociale ed alla social card, per i cittadini italiani. Certo – ha concluso Fatuzzo – se i Paesi di cui gli extracomunitari destinatari, in Italia, di questi benefici, adottassero analoghi provvedimenti per cittadini italiani, residenti nel loro territorio, quindi, se fosse presente una situazione di “reciprocità, il riconoscimento del diritto all’assegno sociale ed alla social- card, sarebbe giusto ed opportuno, in assenza di tali condizioni, il Partito Pensionati auspica che tale diritto, sia riconosciuto ai soli cittadini italiani.
L'addetto stampa
Luigi Ferone