Acqua, fango e disperazione: tutto questo ha colpito, ancora una volta, la città di Genova ed altre zone della provincia ed i suoi abitanti. Il Partito Pensionati esprime il proprio sconcerto, di fronte a questa nuova tragedia. Il dramma di oggi, sembra un film già visto, nel 1992 e nel 2011.
Eppure quel fango, quei danni, quelle tragedie, dovevano essere da monito ed insegnamento, sul come gestire il territorio. A pagare, sono sempre i cittadini, con la perdita,non solo di beni, frutto del lavoro di generazioni, ma, talvolta,anche con la vita. Genova e le aree pesantemente colpite da questa alluvione, necessitano di aiuti immediati e concreti. Non servono belle parole, nell’immediatezza della tragedia, ma fatti concreti. Questo disastro deve imporre una riflessione, non solo alla classe politica, ma all’intero Paese, sul modo di gestire del territorio. Tanti fiumi, torrenti e corsi d’acqua, hanno bisogno di essere ripuliti da sterpaglie, tronchi d’albero, ghiaia.
Bisogna monitorare le aree a rischio frane o smottamenti, bloccare la cementificazione selvaggia e porre fine, la dov’è presente, allo scempio del territorio. Deve preoccupare la fragilità di vaste aree del nostro Paese: anni di scempio e di inerzia, hanno lasciato il segno. E’ ora di voltare pagina, prima che sia troppo tardi.
Bisogna monitorare le aree a rischio frane o smottamenti, bloccare la cementificazione selvaggia e porre fine, la dov’è presente, allo scempio del territorio. Deve preoccupare la fragilità di vaste aree del nostro Paese: anni di scempio e di inerzia, hanno lasciato il segno. E’ ora di voltare pagina, prima che sia troppo tardi.
Il SEGRETARIO NAZIONALE
Carlo FATUZZO