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RIVALUTAZIONE ISTAT SU PENSIONI - RICORSI ALLA CORTE EUROPEA


Informiamo che a seguito delle sentenze della Corte costituzionale 70/2015 e 250/2017, relative al blocco della perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013, il Partito Pensionati ha predisposto con i propri legali i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Siamo in attesa quindi delle decisioni della Corte Europea in merito. Per informazioni scrivere a segreteria@partitopensionati.it








giovedì 23 ottobre 2014

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MATTEO RENZI

Signor Presidente, 
la situazione economica e sociale del Paese, diventa sempre più preoccupante e sono le fasce sociali più deboli, come i pensionati, i milioni di giovani e meno giovani, alla disperata ricerca di un lavoro, che stanno pagando le conseguenze di questa terribile crisi economica che ha colpito il Paese e che sembra non avere mai fine. 
A giudizio del Partito Pensionati, che mi onoro di rappresentare,  è indispensabile porre in essere azioni concrete, a sostegno di queste categorie. 
Certo, tutti comprendiamo che il momento è difficile, ma per le categorie di cui sopra,  il “momento” è sempre difficile, tant’è  che sono oltre venti anni che i pensionati non ricevono alcun aumento  e milioni di essi  subiscono, oltretutto, l’assurdo congelamento della perequazione automatica cioè, viene negato, totalmente o parzialmente, quello che è l’aumento, al 1° gennaio, del costo della vita, secondo gli indici Istat. Pensionati, quindi, sempre più poveri, sempre più emarginati. 
Vi sono poi  i cittadini portatori di handicap, che vivono situazioni difficilissime e molto spesso, sono le famiglie, già alle prese con tanti altri problemi, a doversi far carico  di questi  loro congiunti,  non solo per l’aspetto  prettamente  economico, ma anche per quanto concerne le esigenze che la stessa invalidità comporta. 
Le Istituzioni,  i Comuni in primo luogo, troppo spesso sono assenti e questo fa aumentare la mortificazione e molte volte, la disperazione di tante famiglie. Non è credibile riconoscere il diritto ad  un assegno di invalidità, dopo lunghi e molte volte, estenuanti controlli,  estremamente misero e totalmente insufficiente  ad assicurare una vita appena dignitosa. 
Anche la povertà estrema, nel nostro Paese, sta crescendo in maniera veramente preoccupante  ed i Comuni hanno sempre più difficoltà, a rispondere  anche  alle più elementari esigenze. E’ indispensabile, a giudizio del Partito Pensionati, varare un piano straordinario  di contrasto alla povertà. Certo, per  dare risposte  concrete, in via prioritaria,  ai problemi dei pensionati, dei disoccupati, dei portatori di handicap e di chi vive  in situazioni di povertà, sono indispensabili risorse economiche  ed è impensabile ogni inasprimento della pressione fiscale. 
Per reperire risorse, il Partito  Pensionati ritiene, sia indispensabile tagliare veramente gli enormi ed intollerabili sprechi, che possono rilevarsi  in quasi tutti i settori della pubblica amministrazione. Bisogna tagliare, ma tagliare veramente  e non ripetere, ad esempio, il percorso seguito per la cosiddetta “abolizione delle province”.   
Il Paese ha bisogno di più equità, di più coraggio e determinazione,  per rispondere alle  esigenze  di tutti. 
Bergamo, 19.10.2014.