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giovedì 13 marzo 2014

LAVORO. Gli italiani sono disposti a fare qualsiasi lavoro, non sono schizzinosi!

Larga eco ha avuto su quasi tutti gli organi di informazione, la notizia di un corso per badanti, per il quale vi erano state oltre 500 domande di partecipazione, a fronte di poco più di cento posti disponibili. A suscitare interesse è stata l’altissima percentuale di cittadini italiani, uomini e donne, fra i 500 che avevano presentato domanda di partecipazione. Meraviglia, sconcerto? «La realtà vera - è stato il commento del segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo – è che tantissimi italiani, fra cui anche tanti giovani, sono alla disperata ricerca di un lavoro ed è una “leggenda metropolitana”, quella che descrive gli italiani, non interessati a determinati lavori. Forse gli italiani vogliono lavorare in regola ed avere una paga in linea con i contratti di categoria: in sintesi, vogliono lavorare in un quadro di diritti e di doveri molto chiari, non vogliono essere sfruttati. Il nostro Paese, sta attraversando una crisi tremenda, la disoccupazione si attesta attorno al 13%, mentre quella giovanile è di circa il 43% . Percentuali allarmanti che diventano drammatiche, se riferite alle sole regioni meridionali del Paese.
C’è da chiedersi cosa viene fatto dal Governo, per tutelare il diritto al lavoro, di milioni di italiani, né pensionati,né lavoratori, che sono alla disperazione.
C’è una lunga,quasi quotidiana , cadenza di suicidi da “NON lavoro”, gesti di disperazione che tanno segnando questo drammatico momento della storia del nostro Paese. Il lavoro deve essere al centro dell’attività di ogni Governo e questo non si crea facendo “teatrino” o intonando canzoncine di circostanza, ma rendendo competitive le nostre aziende, dimezzando, ad esempio, l’imposizione fiscale». (Luigi Ferone)