Il Sig. Presidente del Consiglio Letta, orgogliosamente, ha sostenuto che le tasse per il 2013, sono diminuite e che così sarà anche per il 2014.
Tutti hanno potuto toccare con mano, che le tasse sono tutt’altro che diminuite e che per il 2014, c’è poco da stare allegri, dal momento che le “sorprese”, sono sempre dietro l’angolo.
Tutti hanno potuto toccare con mano, che le tasse sono tutt’altro che diminuite e che per il 2014, c’è poco da stare allegri, dal momento che le “sorprese”, sono sempre dietro l’angolo.
Con questo inizio anno, intanto, stanno scattando aumenti a raffica, basti pensare all’aumento dei pedaggi autostradali, biglietti trasporti urbani ed extraurbani, la luce ecc., gli stipendi, quando vi sono, sono sempre fermi.
Pure i pensionati, hanno poco dallo stare allegri, con pensioni ferme da 20 anni e con una perequazione (agganciamento al costo della vita- indice istat, al 1° gennaio) riconosciuta appieno, solo sino per chi riceve fino a poco meno di 1.500 euro lordi al mese, che, fra l’altro, è una inezia.
Se aumenta il costo della vita, devono aumentare le pensioni, altrimenti si va verso la fame.
Quando si parla di redditi e di pensioni in particolare, si parla sempre al lordo, senza considerare che, con il sistema fiscale che ci troviamo, una parte,più che consistente, “prende il volo”.
I redditi devono essere chiari, quindi, devono essere considerati al netto di ritenute e tasse varie.
Con questo sistema, si rischia di far passare per benestante, anche chi non arriva alla seconda settimana del mese.
p. l’ufficio stampa
Luigi Ferone
p. l’ufficio stampa
Luigi Ferone