Si sta tenendo, presso il Consiglio regionale della Lombardia, un dibattito straordinario in merito alla grave situazione in cui versano gli istituti di pena della regione, gravati da un pesante sovraffollamento e da gravi problemi strutturali. L’emergenza colpisce, non solo la popolazione detenuta, ma anche gli agenti di Polizia Penitenziaria, che operano all’interno degli istituti, in condizioni spesso difficili di sotto-organico e turni massacranti.
A tale proposito, Elisabetta Fatuzzo (Consigliere Regionale del Partito Pensionati) ha preannunciato la presentazione di un progetto di legge al Parlamento, affinché gli agenti di Polizia Penitenziaria vedano il proprio lavoro riconosciuto tra quelli usuranti, ai fini previdenziali. Attualmente, infatti, soltanto i turni notturni possono godere di tale riconoscimento.
Secondo Elisabetta Fatuzzo «è necessario dare il giusto riconoscimento ai lavoratori del settore penitenziario, costretti a lavorare in un contesto difficilissimo e sottoposti ad uno stress psico-fisico molto pesante. Lavorare nella sezione di un penitenziario, magari sovraffollato e fatiscente, perennemente a contatto con situazioni difficili, non può essere considerato alla stessa stregua di un lavoro d’ufficio. Il fatto che tale lavoro venga svolto di giorno poco cambia, anzi, di giorno, con le sezioni in piena attività, è anche più gravoso.».